Attraverso questo sito, l’A.B.I.Stom. odv Bologna, vorrebbe dare una risposta ad ogni domanda... attualmente non è possibile, le domande sono ancora più delle risposte ma questo non deve far desistere dal continuare a farne.
Domandare è l’unico modo per trovare risposte e l’unico modo di trovare risposte è essere in tanti a chiedere... solo le esperienze possono dare risposte.
Ogni risposta ha la sua domanda.
A.B.I.Stom. ... le origini
L'Associazione nasce fondamentalmente dalla sinergia di due persone: Dolores ed Enzo.
La prima apporta il capitale umano costituito dai pazienti che segue quotidianamente, la seconda, esperta nel settore del volontariato, fornisce quelle conoscenze necessarie per affrontare le pastoie burocratiche per completare i vari adempimenti nei confronti degli enti locali ed Agenzia delle Entrate.
Si concretizza così la decisione di formare quel gruppo che a Bologna mancava, mentre era già particolarmente attivo in Romagna.
Così nel 2007 hanno luogo, presso l'Ospedale Maggiore di Bologna, le prime riunioni e nel giugno dello stesso anno viene redatto l'atto costitutivo e con esso... “nasceva” A.B.I.Stom..
Sembra paradossale, ma per creare un'associazione senza scopo di lucro, occorrono dei soldi che vengono anticipati dai due promotori e dal segretario Mimmo, successivamente la generosità e la comprensione di una socia si fa materialmente sentire consentendo il decollo dell'associazione in molteplici attività, tutte a favore degli stomizzati.
Nel 2008 viene inaugurata la Rete Provinciale degli Ambulatori per Stomizzati e da allora si tengono incontri conviviali in due momenti dell'anno: in occasione delle ciliegie e in quella delle caldarroste.
Si partecipa a manifestazioni, si indicono giornate a tema con specialisti del settore (alimentazione). Si incontrano altre realtà, si partecipa alla Giornata dello Stomizzato nel 2009 e nel 2012 a Montesilvano -Pe- e nel 2011 a Cosenza.
Altri incontri hanno come tema la stomia e la qualità di vita, si mettono a confronto le varie esperienze di vita durante incontri organizzati da ditte produttrici di ausili per stomizzati.
Nel 2014 vengono organizzate due importanti iniziative. In marzo un gruppo di oltre trenta persone si reca in Vaticano in udienza da Papa Francesco mentre a fine agosto una piacevole e bella gita sul Delta del Po riunisce tanti soci ed accompagnatori.
Ma non finisce qua, perchè in cantiere ci sono tante altre interessanti iniziative...
Aderenti a...
A.B.I.Stom. aderisce a:
19.01.2014 13:11Domande frequenti...
Dove si posiziona una stomia
La posizione migliore per una stomia è rappresentata da una porzione piana della parete addominale.
Prima di subire un intervento chirurgico per confezionare una stomia, sarebbe auspicabile che il chirurgo o l'infermiere stoma-terapista contrassegnasse la posizione appropriata sulla parete addominale in una zona che non sia costretta dalla cintura né che sia attraversata da una piega cutanea.
La colostomia è di solito posta a sinistra dell’ ombelico e l’ileostomia a destra.
(tratto da www.chirurgiacolorettale.eu)
Consigli e suggerimenti per l'alimentazione
Il cibo è solo uno dei molti fattori che influiscono sugli effluenti stomali. Per le persone con stomia non esistono regole nutrizionali stabilite.
Vivere con una stomia non significa rinunciare ai piaceri della tavola. È possibile che sia necessario un po' di tempo per capire cosa è meglio per te.
Qui di seguito sono riportate alcune linee guida generali che possono rivelarsi utili:
· mangiare regolarmente
· bere tanti liquidi
· masticare bene il cibo
· godersi il cibo e non farsene un problema
· consultare il proprio specialista o un dietologo sugli integratori vitaminici
· provare i nuovi cibi uno alla volta, in piccole quantità, in modo da individuare subito l'eventuale causa di problemi
È sempre consigliabile consultare il proprio specialista su una eventuale dieta da seguire.
Consigli per l'alimentazione - Colostomia
Proprio come avveniva prima dell'intervento, è possibile soffrire talvolta di stipsi o diarrea. Aumentando l'assunzione di liquidi e fibre è possibile evitare problemi di stitichezza.
Bere più acqua e succhi di frutta: da sei a otto bicchieri al giorno. Inserire nella dieta più frutta fresca e verdure. Cercare di mangiare cibi con elevato contenuto di fibre come cereali o pane integrale.
La diarrea può essere causata da molti fattori, come virus, antibiotici e alcuni medicinali. Può essere inoltre indice della difficoltà a digerire alcuni alimenti. Se il problema è dovuto all'alimentazione, provare a eliminare le fibre dalla dieta e assumere cibi che rendono le feci più formate.
Cercare di evitare cibi che procurano odore come uova, alcune spezie, pesce e asparagi. È auspicabile inoltre evitare cibi che causano la formazione di gas come birra, bevande gassate, latticini, cipolle, cetrioli, funghi, fagioli e cavoli. Tali alimenti impiegano circa sei ore a produrre gas in una persona avente una colostomia.
Dopo un intervento di stomia, la capacità del corpo di digerire e assorbire medicinali potrebbe essere ridotta. Rivedere insieme allo specialista tutti i medicinali in uso, sia quelli da banco che quelli soggetti a prescrizione medica.
Questi medicinali possono includere:
· farmaci antiacidi
· farmaci antidiarroici
· agenti antinfiammatori, come ibuprofene
· aspirina
· lassativi
· sostituti del sale
· sostituti dello zucchero, come la saccarina
· vitamine
Consultare lo specialista sugli eventuali cibi da evitare. In caso di crampi, diarrea, nausea o vomito, chiamare immediatamente il proprio operatore sanitario
(tratto da Convatec.it)
Consigli per l’alimentazione - Urostomia
Gli urostomizzati non devono seguire una dieta speciale. Per evitare infezioni e mantenere normale la funzione urinaria, bisogna cercare di bere almeno da sei a otto bicchieri di liquidi ogni giorno, a meno che non si ricevano indicazioni diverse.
Alcuni alimenti possono influire sull'odore dell'urina. Tra questi troviamo1:
· asparagi
· pesce
· uova
· alcol
· cavolfiore
· cavoletti di Bruxelles
· formaggio (certi tipi)
· fagioli cotti
· broccoli
· cipolle
· cavolo
Gli alimenti che aiutano a rendere neutro l'odore dell'urina sono, tra gli altri1:
· siero del latte
· prezzemolo
· yogurt
Consultare lo specialista sugli eventuali cibi da evitare. In caso di crampi, diarrea, nausea o vomito, chiamare immediatamente il proprio operatore sanitario
(tratto da Convatec.it)
Consigli per l’alimentazione - Ileostomia
Dopo il periodo di recupero dall'intervento, è possibile ricominciare gradualmente a mangiare seguendo un'alimentazione bilanciata, salvo i casi in cui lo specialista richieda che il paziente segua una dieta speciale.
Dopo l'intervento, i cibi ad elevato contenuto di fibre possono causare dei blocchi nell'ileo, che ha un lume ristretto. Masticare bene il cibo per ridurlo in piccoli pezzi e migliorarne la digeribilità; è bene bere molti liquidi.
Molti medici raccomandano di evitare cibi ad elevato contenuto di fibre nelle prime sei – otto settimane dopo l'intervento.
Tra i cibi ad elevato contenuto di fibre che possono causare blocchi, troviamo:
· sedano
· popcorn
· verdure cinesi
· cocco
· ananas crudo
· cavolo
· uvetta (e altra frutta secca)
· funghi
· nocciole e semi
· insalata
· piselli
· bucce delle verdure
· spezie
Consultare lo specialista sugli eventuali cibi da evitare. In caso di crampi, diarrea, nausea o vomito, chiamare immediatamente il proprio operatore sanitario
Come vanno fatti il cambio del presidio e la detersione della stomia?
La procedura per il cambio varia leggermente se si usa un presidio monopezzo o a due pezzi.
Se monopezzo il presidio va rimosso dall’alto verso il basso, delicatamente, tendendo e umidificando la pelle per evitare traumatismi alla cute, se invece si utilizza un presidio a due pezzi va staccata solo la sacca. La sacca va cambiata una o due volte al giorno, la placca una volta ogni due tre giorni. Se per staccare più facilmente la placca si usano solventi, è preferibile evitare quelli contenenti alcol perché irritanti e astringenti, mentre vanno usati quelli a base oleosa (che però possono ostacolare la tenuta della sacca) o di silicone.
Dopo aver rimosso le feci con carta igienica o con un panno carta, la stomia e la cute peristomale vanno deterse con acqua tiepida e sapone. Il lavaggio deve essere delicato con movimenti a spirale dall’esterno verso la stomia. La stomia e la cute vanno asciugate tamponando.
Durante la pulizia dello stoma si può verificare un lieve sanguinamento per microlesioni della mucosa, provocate dalla manovra. Eventuali arrossamenti o ulcerazioni, a meno che siano dovute ad allergia al materiale della placca, non sono una controindicazione all’applicazione del presidio.
Dopo aver deterso la stomia occorre applicare un nuova sacca. Nel caso in cui si utilizzi un presidio monopezzo o se si deve sostituire anche la placca occorre:
- verificare che il foro della placca sia delle stesse dimensioni della stomia perché se è più grande favorisce il contatto delle feci con la cute, se più piccolo può provocare edema della stomia;
- proteggere la cute attorno allo stoma, su indicazione del terapista, mediante l’applicazione di una pasta barriera che va modellata con le dita bagnate e lasciata asciugare per circa 30 secondi;
- fare aderire bene la placca alla cute, senza formare grinze. Se si ha un addome villoso è meglio rasarlo per facilitare l’aderenza della placca e ridurre l’insorgenza di microlesioni cutanee quando la si rimuove.
(Tratto da https://www.ipasvi.it)
Qualità di vita
Quando si è portatori di una stomia bisogna considerarla come un nuovo organo che fa parte del nostro corpo e come tale deve essere gestita e curata, senza traumi. Quando la gestione è ottimale la stomia consente una vita sociale e di relazione del tutto normale.
Nessuno si accorgerà se hai una stomia, a meno che tu non glielo dica. La stomia viene facilmente nascosta dal vostro abbigliamento abituale. Probabilmente nella vostra vita avete incontrato persone con una stomia senza accorgervene!
La stomia, inoltre, solitamente non limita l’attività quotidiana e permette anche di svolgere attività fisica. Personaggi pubblici, importanti personaggi dello spettacolo, e anche atleti professionisti hanno stomie che non limitano in modo significativo le loro attività. Tutte le attività abituali, incluso lo sport, possono essere riprese una volta che la guarigione dall’intervento chirurgico è completa.
La maggior parte dei pazienti con stomie riprendono la loro normale attività sessuale. Molte persone con stomie si preoccupano di cosa il loro partner sessuale penserà di loro a causa della sacchetta da stomia. Questo cambiamento percepito dell'immagine del proprio corpo può essere superato da una relazione stabile, dal tempo e dalla pazienza. I gruppi di sostegno sono disponibili in molte città.
(tratto da www.chirurgiacolorettale.eu)
Cura della stomia
Cosa occorre
· Presidio consigliato,
· Polvere o pasta livellante protettiva,
· Panno carta e carta igienica,
· Detergente neutro,
· Acqua di rubinetto tiepida,
· Sacchetto con laccio di chiusura per smaltimento rifiuti,
· Guanti monouso (se ritenuti opportuni).
Come procedere
· Lavarsi le mani,
· Scoprire l’addome,
· Indossare, se opportuni, i guanti,
· Rimuovere il sistema di raccolta dall’alto verso il basso e riporlo nell’apposito sacchetto per lo smaltimento dei rifiuti,
· Detergere bene la cute e lo stoma con panno carta e detergente,
· Asciugare bene la zona con delicatezza tamponando leggermente,
· Se necessario applicare la polvere e/o la pasta livellante protettiva intorno allo stoma,
· Posizionare la placca (o la sacca monopezzo) preventivamente ritagliata utilizzando il campione del foro secondo le dimensioni e la forma della stomia. Un foro troppo grande facilita l’infiltrazione delle feci o urina sulla cute predisponendola ad irritazioni. Un foro troppo stretto può danneggiare lo stoma o favorire il distacco della placca,
· In caso di uso di sistema a due pezzi, sostituire ogni 2/3 giorni o comunque al bisogno,
· In caso di utilizzo di sistema monopezzo, sostituire la sacca al bisogno,
· Smaltire il materiale chiudendo il sacchetto dei rifiuti,
· Lavarsi le mani.
Da “Vivere con una Stomia” distribuito dalla Rete di Stomatologia dell’Azienda U.S.L. di Bologna
L’irrigazione
L’irrigazione è un metodo per ottenere la continenza, consiste nell’introduzione di acqua nell’intestino allo scopo di provocare la fuoriuscita di feci e gas.
L’irrigazione va eseguita con cadenza regolare, preferibilmente sempre alla stessa ora e conservando le abitudini precedenti l’intervento. Di norma va ripetuta ogni quarantotto ore.
L’assunzione di piccole quantità di cibo e/o di bevande calde prima dell’effettuazione favorisce lo svuotamento intestinale.
Durante l’introduzione dell’acqua si può assumere la posizione seduta, su wc o su una sedia accanto al wc o in piedi.
Se non si ottiene il risultato atteso, l’irrigazione non deve essere ripetuta prima di ventiquattro ore.
Materiale occorrente:
· Sacchetto per i rifiuti,
· Panno carta,
· Lubrificante,
· Set per irrigazione,
· 1500 cc di acqua di rubinetto tiepida (a temperatura corporea),
· Gancio per appendere l’irrigatore.
- Riempire la sacca del set da irrigazione con 1500 cc di acqua tiepida (di cui 800/1000 da introdurre nell’intestino, il rimanente la stomia al termine dell’irrigazione).
- Appendere la sacca ad un’altezza di circa 40 centimetri sopra la spalla.
- Riempire il tubo collettore di acqua e farla defluire dal cono per togliere l’aria.
- Chiudere il rubinetto posto sul tubo collettore.
- Applicare la sacca di scarico sulla flangia di plastica dopo aver rimosso la pellicola che protegge l’adesivo. Posizionare la flangia con la sacca applicata sulla cute peristomale e agganciare la cintura per mantenerla in sede posizionando poi la parte terminale nel wc.
- Lubrificare il cono e, previa apertura del rubinetto, inserirlo con movimento rotatorio nella stomia.
- Estrarlo e reintrodurlo 5 o 6 volte per favorire l’espulsione di eventuali feci presenti nell’ultimo tratto. Riposizionare il cono tenendolo ben adeso alla stomia e far defluire 800/1000 cc di acqua in 3/5 muniti.
- Chiudere il rubinetto, attendere 2/3 minuti e rimuovere il cono.
- Ripiegare e chiudere l’apertura superiore della sacca con due mollette per evitare fuoriuscite di materiale.
- È consigliato, soprattutto per le prime volte, chiudere anche la parte inferiore della sacca di scarico prima d'iniziare l’introduzione dell’acqua per verificare se quella che deve essere introdotta è effettivamente entrata nell’intestino.
- Attendere circa 20 minuti dall’inizio dell’evacuazione durante i quali si può effettuare sull’addome un lieve massaggio in senso orario per favorire l’espulsioni delle feci.
- Al termine dell’evacuazione rimuovere le feci presenti sulla stomia facendo defluire l’acqua ancora presente nella sacca dell’irrigatore e detergere con panno carta.
- Attendere ulteriori 10 minuti dall’ultima scarica per assicurarsi che non ci siano nuove emissioni poi rimuovere la sacca di scarico, apparecchiare la stomia come d’abitudine e concedersi una vita serena.
Da “vivere con una stomia” distribuito dalla Rete di Stomatologia dell’Azienda U.S.L. di Bologna